NORMATIVA PER GLI STUDI MEDICI
La presenza di locali classificati a uso medico ormai divenuta una realtà sempre più diffusa; infatti questi luoghi non sono una prerogativa dell’ambiente ospedaliero ma anche case di cura, ambulatori medici, studi dentistici, infermerie aziendali rientrano in questa tipologia di locali e, recentemente, anche i locali ad uso estetico.
DEFINIZIONE
Il locale a uso medico è quel locale destinato a scopi diagnostici, terapeutici, chirurgici, di sorveglianza o di riabilitazione dei pazienti (inclusi i trattamenti estetici). I locali adibiti ad uso medico sono stati sempre considerati dalla normativa CEI come luoghi a maggior rischio elettrico; ciò in relazione al fatto che il paziente sottoposto a trattamenti con apparecchi elettromedicali viene a trovarsi in una situazione di maggiore vulnerabilità in caso di contatto accidentale con elementi in tensione.
CLASSIFICAZIONE
I Locali a uso medico sono trattati dalla Norma CEI 64-8 nella Parte 710 entrata in vigore nel 2001. Per tutti gli ambienti oggetto della presente norma è obbligatoria la stesura del progetto a firma di un tecnico abilitato. La classificazione dei locali a uso medico deve essere attestata dal personale medico.